Consigli per un’efficienza energetica utile per ambiente e portafoglio
Quando si parla di inquinamento ed emissioni, una delle prime immagini che ci vengono in mente sono distese di macchine, ferme negli ingorghi di traffico delle nostre città.
Eppure le automobili non sono le principali responsabili delle nostre emissioni. Gli edifici contribuiscono in modo più significativo: sono causa del 40% della CO2 emessa in Europa.
Le attività che hanno più impatto? Riscaldare, refrigerare e produrre acqua calda. Tre semplici azioni quotidiane che si trasformano, a livello macroscopico, in attività dannose per ambiente e portafoglio.
Un po’ di dati…
Per raggiungere il comfort climatico, ogni metro quadrato delle nostre case ha bisogno in media di 213,8 kWh, producendo un emissione di 44,8 Kg di CO2. Detto in altre parole, viviamo in edifici inefficienti che, nel 60% dei casi, si trovano in classe energetica F o G. Anche le nostre bollette (salate) risentono di questo effetto: 1639 euro è la spesa media annua di una famiglia italiana. Questi dati sono allarmanti se si considera che nel nostro paese vi sono 25,6 milioni di nuclei familiari e che la dimensione media degli immobili è 117 metri quadri.
Ma l’efficientamento energetico conviene?
Gli edifici di classe A sono così efficienti? La risposta è sì: raggiungere il confort climatico in un edificio di classe G può costare anche 10 volte di più rispetto ad un edificio in classe A. Inoltre, vivere in un edificio efficiente permette di tutelarsi nei confronti delle fluttuazioni dei prezzi di luce e gas, un aspetto importante se si considera che in questi giorni il Ministro Cingolani ha parlato di possibile un rincaro di 500€ all’anno per le spese energetiche. Anche in termini di emissioni possiamo misurare i benefici: in classe G si producono 65 Kg di CO2 per metro quadrato, contro i 9,8 Kg in classe A.
Cosa possiamo fare?
Conoscere la relazione classe energetica-consumi in bolletta è importante se si sta pensando di comprare casa o di effettuare interventi di manutenzione straordinaria. In quest’ultimo caso, il Superbonus 110% offre davvero un’occasione unica!
Per usufruire dell’incentivo, la riqualificazione deve migliorare l’efficienza dell’edificio di almeno 2 classi energetiche. Tuttavia, se vogliamo contribuire nel nostro piccolo al processo di transizione ecologica, dobbiamo avere bene in mente qual è l’obiettivo di sviluppo sostenibile al 2030: ridurre del 60% le emissioni dei nostri edifici.
Un esempio? Se si vive in un edificio in classe G, dobbiamo andare oltre i criteri del Superbonus e realizzare un intervento che porti lo stabile almeno in classe B, avendo così una riduzione delle emissioni del 61,6% e una riduzione dei consumi energetici del 66,6%.
Gli edifici non si ristrutturano tutti i giorni: limitarsi all’intervento minimo, in classe E, vi farebbe risparmiare nel breve periodo, ma ogni anno il fabbisogno energetico sarebbe del 15% maggiore rispetto alla classe B. Questa scelta si riverserà sulle bollette per decenni: conti alla mano stiamo parlando di un tesoretto.
Insula Net: la risposta che cercavi
Noi di Insula Net siamo consapevoli dell’importanza che gli edifici hanno nelle nostre vite e nel processo di transizione ecologica. Per questo, proponiamo un percorso che supporti gli abitanti nella scelta del giusto intervento da realizzare. E’ necessario valutare gli interventi con una prospettiva di medio-lungo termine tenendo conto non solo del costo iniziale, ma anche del risparmio che verrà generato, delle minori emissioni e della valorizzazione dell’immobile. Contattaci per conoscere meglio i servizi che possiamo offrire al tuo condominio per renderlo una comunità più sostenibile!
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